La trasmissione tramite BIOTRONIK Home Monitoring®di ECG intracavitari triggerati dagli eventi rappresenta un'innovazione nella terapia con pace-maker e consente al medico di ricevere un EGM intracavitario con notifica se si verifica un episodio di Fibrillazione Atrilale.
Con la notifica di eventi clinici in modo rapido e affidabile, i medici possono adattare il prima possibile la terapia farmacologica del paziente per prevenire il peggioramento delle condizioni cliniche del paziente stesso e l'insorgenza di malattie secondarie.
Poichè quasi il 25% dei pazienti portatori di PM soffre di Fibrillazione Atriale, un tipo di tachiaritmia atriale che può essere difficile da rilevare poichè spesso è asintomatica, un monitoraggio continuo ed affidabile ha un'importanza decisiva1.
BIOTRONIK Home Monitoring® non soltanto fornisce tempestivamente informazioni sull'aritmia di un paziente, ma permette anche la trasmissione dei dati più affidabile fino ad oggi dimostrata. 2
"La nuova serie di pace-maker di BIOTRONIK è un grande passo avanti in relazione all'affidabilità e alla sicurezza del paziente", conferma il Dr. Hendrik Bonnemeier della Clinica Universitaria Schleswig-Holstein di Kiel. "La trasmissione automatica di ECG intracardiaci triggerati dagli eventi mi aiuta a definire la terapia migliore. Perché così vengo informato in breve tempo se c'è qualcosa che non va nell'impianto o nel paziente. Tanto prima vengo informato, tanto più velocemente potrò reagire. E la velocità potrà salvare la vita al mio paziente".
I nuovi impianti CRT-P migliorano in modo decisivo la terapia per l'insufficienza cardiaca
Numerosi studi hanno dimostrato che gli impianti con BIOTRONIK Home Monitoring® migliorano in modo significativo la terapia e la qualità della vita dei pazienti, e che possono ridurre i ricoveri in ospedale e gli ictus. Ora, con lo studio IN-TIME è stato addirittura dimostrato che BIOTRONIK Home Monitoring® riduce la mortalità dei pazienti con insufficienza cardiaca di oltre il 50 percento.3 Quindi, gli impianti BIOTRONIK CRT sono un'efficace terapia per l'insufficienza cardiaca.
Gli impianti della nuova serie di pace-maker consentono inoltre l'accesso ai pazienti all'esame di risonanza magnetica, il sistema monocamerale e bicamerale addirittura consentono al paziente di sottoporsi a scan di risonanza magnetica a tutto il corpo (senza zona di esclusione). Grazie alla tecnologia ProMRI® sviluppata da BIOTRONIK, quindi, i pazienti possono sottoporsi ad un'esame di risonanza magnetica di importanza vitale.
"Se l'obiettivo di una terapia con pace-maker è quello di permettere al paziente di godersi la vita appieno e addirittura di dimenticarsi di portare il pace-maker, allora la nuova serie di pace-maker di BIOTRONIK soddisfa pienamente l'obiettivo", spiega il Dr. Daniel Gras delle Nouvelles Cliniques Nantaises a Nantes, Francia. "È davvero stupefacente vedere quali progressi ha fatto la tecnologia ProMRI® negli ultimi anni. Posso diagnosticare tutte le comorbidità, senza alcun limite".
"Con lo sviluppo della nostra nuova serie di pace-maker abbiamo dimostrato ancora una volta il nostro committment a "excellence for life", mette in chiaro Christoph Böhmer, direttore generale di BIOTRONIK. "Poiché adesso l'assistenza nel follow-up supportata dal monitoraggio a distanza e gli impianti compatibili con la risonanza magnetica vengono chiaramente consigliati anche nelle linee guida della Società Europea di Cardiologia (ESC), possiamo dire con orgoglio che i nostri pace-maker soddisfano pienamente e sotto ogni aspetto le ultime linee guida sulla terapia. E con una durata di vita dell'impianto senza pari sul mercato".
I primi impianti della nuova serie di pace-maker di BIOTRONIK sono stati eseguiti dai seguenti medici:
Prof. Dr. Hendrik Bonnemeier, Clinica Universitaria Schleswig-Holstein, Kiel, Germania;
Priv.-Doz. Dr. med. Erik Friedrich, Clinica Marienhaus, Saarlouis-Dillingen, Germania;
Dr. Daniel Gras, Nouvelles Cliniques Nantaises, Nantes, Francia;
Prof. Amos Katz (FESC) e Dr. Vladimir Khalameizer, Centro Medico Barzilai, Ashkelon, Israele.
Riferimenti:
1 Funck et al., Europace (2014), 16(3): 354-362.
2 Varma et al., Europace (2011), 13(3).
3 I risultati dello studio IN-TIME sono stati presentati nel settembre 2013 alla conferenza della European Society of Cardiology.